“Il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare.”
Rita Levi Montalcini
VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA I disturbi neurologici che insorgono dai danni cerebrali quali ictus, traumi cranici, patologie oncologiche cerebrali, ischemie o che insorgono da malattie neurodegenerative quali Alzheimer e altre demenze, Parkinson e Sclerosi Multipla, possono invalidare o rendere difficile la gestione del nostro quotidiano. È risaputo infatti che tali patologie a carattere focale o neurodegenerativo possono causare un malfunzionamento delle principali abilità cognitive (memoria, attenzione, linguaggio…) e necessitano pertanto di una precoce valutazione volta all’approfondimento del quadro cognitivo. Attraverso un’indagine accurata e un’analisi delle eventuali difficoltà, ma anche delle risorse presenti è possibile impostare un programma volto alla riabilitazione delle capacità cognitive e/o al mantenimento delle stesse. La valutazione neuropsicologica dispone infatti di validi strumenti scientifici che permettono di indagare dettagliatamente il funzionamento cognitivo della persona e il Professionista Neuropsicologo, sulla base dei risultati ottenuti, imposterà, laddove necessario, un programma di intervento riabilitativo. Le ricerche scientifiche attuali dimostrano come sia di fondamentale importanza per coloro che hanno subito danni cerebrali dedicarsi alla riabilitazione attraverso l’utilizzo di esercizi mirati che allenino il cervello al recupero precoce delle abilità perdute.
SCREENING NEUROPSICOLOGICO L’invecchiamento cognitivo fisiologico è spesso causa di un cambiamento delle nostre capacità: facciamo più fatica a ricordare, siamo più distratti e proviamo una generale difficoltà ad affrontare i problemi quotidiani. Diventa quindi importante riuscire a discriminare un problema di memoria o un esordio di patologia neurodegenerativa dai fisiologici cambiamenti legati all’invecchiamento, attraverso uno screening che permetta di ottenere una visione generale del funzionamento cognitivo della persona. Escluse patologie cerebrali, a ciò può far seguito un percorso di potenziamento creato ad hoc in cui la persona può mettersi in gioco allenando la propria mente e mantenendosi attiva, contrastando quindi i cambiamenti legati all’invecchiamento fisiologico.
Si effettuano pertanto valutazioni neuropsicologiche di screening e di approfondimento sulla base delle quali si costruiscono percorsi individuali o di gruppo di potenziamento, di mantenimento o di riabilitazione
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